mercoledì 1 giugno 2011

L'episodio perduto di Spider-Man


Vi ricordate quei cartoni di Spider-Man low budget degli anni ’60? Quelli che ora ci sembrano improponibili da vedere e alquanto trash? Ecco, c’è un lost episode, di quel cartone animato. Un episodio pressoché introvabile, ma, si sa, su Internet si può trovare di tutto, persino quell’episodio.

Qualche mese fa, un mio amico fissato con Spider-Man si mise a cercare il famosissimo episodio perduto, fino a trovarlo, in un sito Russo. Non chiedetemi come abbia fatto a trovarlo, l’importante è che siamo riusciti a trovarne i sottotitoli.
Appena scaricato, il mio caro internettaro non esitò a chiamarmi, e in fretta e furia lo raggiunsi a casa sua per visionare quel materiale introvabile. Ci chiudemmo in camera, luci spente e intrepidanti.
Il video partiva con la classica sigla, dove Spider-Man volteggiava con la ragnatela e tutto il resto, ma, nel punto in cui ferma al volo la trave che stava per colpire i passanti sotto, il filmato si blocca. Pensavamo fosse un errore di Windows Media Player, quindi utilizzammo VLC, per sicurezza. Stessa cosa. Alchè, aspettammo uno o due minuti, fino a che il video non ripartì. Tutto sembrava normale, tranne per il piccolo particolare che le persone che comparivano nella sigla non avevano i volti, tranne l’Uomo Ragno, che, però, aveva gli “occhi” della maschera più stretti, come socchiusi, e le ragnatele disegnate sulla maschera formavano una specie di ghigno inquietante.
Pensammo fosse colpa della produzione scadente di allora o della qualità del filmato, quindi non demmo troppo peso a quei particolari.
Dopo quella sigla insolitamente duratura, comparì la schermata del titolo.
Quella puntata s’intitolava “La fine”, e già da lì un brivido mi percosse la schiena.

Dopo il titolo, parte l’episodio in sé, ed inizia con una scena dell’Uomo Ragno in piedi su di un tetto, che guarda verso il basso, con una musichetta inquietante come sottofondo, una sorta di stridii di violini, una musica triste e spaventosa al contempo. Spider-Man resta lì fermo per trenta secondi circa, fino a che il cielo non diventa rosso, e a quel punto si lancia dal tetto, in picchiata verso la strada. Non si muove, durante la caduta. Non volteggia, non lancia ragnatele, nulla. Sembra solo voler schiantarsi sul suolo. L’impatto è imminente, ma non fa nulla. Il suolo si apre sotto di lui, inghiottendolo al suo interno. Spider-Man si ritrova a cadere per tre minuti di fila in un enorme pozzo, circondato da artigli che lo colpiscono e seviziano, mutilandolo ogni volta sempre di più.
Dopo questi tre minuti quasi infiniti e angoscianti, Peter Parker si schianta sul suolo, ormai morente.
La scena zooma sulla sua maschera, e, ascoltando attentamente, si riesce a sentire un ultimo rantolo: “Ti vedo… Sei morto”.

Alla fine della scena, lo schermo diventa nero, riportando ciò che ha detto in precedenza Spider-Man, seguito dal nome del mio amico, poi il video finisce. Pensavo fosse solo un suo stupido scherzo, quindi al termine del video mi girai per commentare questo episodio così agghiacciante con lui, dato che per tutta la durata del video non abbiamo detto niente, ma non c’era più.
Sulla sua sedia c’era solo una macchia di sangue, con un ragno sopra.